Buon inizio anno e buon 2018 a tutti.
A tutti i camerieri, cuochi, barman, pizzaioli, lavapiatti, ristoratori e chi più ne ha ne metta, uomini e donne, grandi e piccini.
Auguri a quelli che sono in Italia e a quelli che vivono all’estero, per opportunismo, per necessità o puro spirito di avventura.
Nel 2017 ho incontrato tanti di voi, parlato, e sentito tante storie, aneddoti, progetti, disavventure. Alla fine una sola parola riesce veramente a descrivervi tutti:
INSODDISFATTI.
Se dovessi usare un aggettivo per descrivere il 2017 di noi addetti alla ristorazione è certamente insoddisfatti.
Essere insoddisfatti non significa solamente essere lamentosi di tutto. Si può essere insoddisfatti anche perchè ci si aspetta e si pretende di più. Perchè si alzano le prospettive, e avere prospettive elevate non è una cosa negativa.
Ma di cosa siamo insoddisfatti esattamente?
Insoddisfatti dei clienti e di tripasdvisor, insoddisfatti dei datori di lavoro, dei contratti di lavoro, di essere pagati in nero. Ma anche dei colleghi inesperti, ruffiani, approfittatori, arrivisti. Insoddisfatti del mercato, dello stato, dell’inesistente sindacato.
Ma soprattutto, insoddisfatti di noi stessi.
Perchè con i social in particolare, la competizione si è elevata a sport quotidiano, e in giro, su un post di Facebook o Instagram troveremo sempre la foto di un piatto, un cocktail, una pizza, una station, un vino, una mise en place, che vorremmo essere stati noi a fare, postare.
L’errore più grande che possiamo fare è rinnegare questo spirito di competizione per un più politically correct “ognuno fa quel che può”.
Oggi come ieri, si va avanti con gli stimoli, in particolare in un settore artigianale come il nostro.
Il problema è che di stimoli ne riceviamo così tanti che finiamo per restare fermi, sommersi da una moltitudine di possibilità, variazioni a ricette, twist, corsi, masterclass, eventi, che se non ci svegliamo dal torpore di tutti questi like, condivisioni e flame di turno, rischiamo di arrivare tardi a lavoro, perderci la pausa caffè, bruciare le patate al forno!
Allora per non perdere le opportunità che ci si presentano e accettare le sfide che ci faranno crescere, qualunque sarà il loro esito, siamo qui oggi a dare il buon esempio e dire quali saranno i nostri obiettivi per il primo semestre, i nostri 3 OBIETTIVI:
- FEBBRAIO: partecipazione al BIT di Milano il 12 Febbraio all’interno del BIT4JOB con presentazione del PROGETTO O.C.C.CA – Un albo professionale per la ristorazione.
- APRILE: uscita degli accendini CLIPPER di OCCCA e distribuzione nazionale presso tabaccherie e ristoranti.
- GIUGNO: crowdfunding per la stampa del primo libro pubblicato da OCCCA.
(la sfida più difficile ce la siamo lasciata per ultima!)
E tu?
Quale obiettivi ti dai per quest’anno?
(obiettivi! non desideri! entra nello specifico)
Scrivi nei commenti 3 obiettivi professionali che intendi darti per il 2018.
Ps: anche comprare un libro, anzi…QUEL LIBRO, che dici da tempo che devi comprare e leggere, è un ottimo obiettivo da inserire in lista. Oppure far visita a una cantina, o partecipare a un evento che ogni anno perdi per i motivi più disparati. O perchè no, decidere che a San Valentino ti prendi la sera libera per stare con il/la tuo/a compagno/a.
Ricordati che i grandi cambiamenti cominciano con piccole azioni.